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Poljot Basilika

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Poljot Basilika
I Poljot Basilika sono stati la prima e forse più importante creazione della Poljot International; l'importanza di questa famiglia di orologi per la casa fu tale, che divenne in seguito un marchio a sé, sempre nella famiglia dei marchi di Mr. Shorokhov.


Il design del Poljot Basilika

Sinteticamente, possiamo dire che il Basilika fu il più convincente tentativo dell'orologeria russa o meglio, della Poljot, di crearsi una nuova immagine, che nulla aveva in comune con la produzione precedente, più o meno legata com'era al periodo sovietico.
In precedenza, nel tentativo di sfoggiare uno stile più ricco, alcune produzioni Poljot, come alcune in cassa "rosa dei venti", erano state spesso giudicate pacchiane, troppo massicce, poco originali, con finiture non all'altezza della ricchezza che intendevano ostentare.
Con i Basilika, gli stilisti russi realizzarono un disegno originale, ispirato al barocco russo,  che voleva essere ricercato, raffinato, senza essere pacchiano.
Nel realizzarlo, usarono materiali e finiture di qualità superiore ai cronografi russi fino a quel momento prodotti.
Esteticamente, non vi è nei Basilika nessun richiamo alla produzione precedente; non c'è alcun richiamo all'aspetto militare che tanto aveva fatto (e fa) il successo del komandirskie boctok 3133 o dello Sturmanskie né utilizzo di componentistica esterna reperibile su precedenti produzioni.
Frutto dell'obiettivo di diversificare l'offerta per incrementare le vendite sul mercato europeo, il Basilika è un prodotto nuovo, con una nuova identità, che intende rappresentare un nuovo paese, la Russia "liberata dal comunismo", alla ricerca di un pubblico nuovo, che non è interessato a comprare un orologio perché retaggio di qualcosa che fu (l'Unione Sovietica), ma perché attratto dal nuovo stile,  di cui questo orologio fu la prima realizzazione.
Tale "nuovo stile", intendeva cogliere il meglio della tradizione russa, a partire appunto dall'archiettura, come si può notare confrontando la corona di cariche con le cupole della cattedrale di San Basilio, considerata il simbolo dell'architettura russa (da qui, il nome dato a questa produzione).
In fondo, erano gli stessi obiettivi che si prefiggeva la Russia di quegli anni; riscoperta delle proprie tradizioni e cultura, ripulite dalle contaminazioni del passato regime.
Con il tempo, questa originalità e tipicità, non premiata forse dal mercato, si è un po' smarrita.
Caratteristiche tecniche del Poljot Basilika

Il movimento, meccanico, è sempre il Poljot 3133 nelle sue diverse derivazioni.
Le dimensioni della cassa vedono un diametro di 40 mm, per uno spessore di 13,4 mm, il materiale è in acciaio lucidato, il fondello a vista.

L'obiettivo del Poljot Basilika
Oltre che apparire come un "prodotto del tutto nuovo", il Basilika ambiva anche ad un posizionamento di livello superiore rispetto ai cronografi da polso precedenti, cercando di colmare quello che era un problema dell'industria orologiera russa, cioè la redditività nelle vendite sul singolo pezzo.
Vi sono case che possono permettersi sul singolo pezzo, un'importante ricavo, altre che puntano sulla quantità, guadagnando meno sul singolo, ma puntando a venderne tanti.
La Poljot, in quegli anni come oggi, puntava a crearsi uno spazio tra le due situazioni estremi descritte in precedenza.  
Il Basilika non fece fare agli occhi del pubblico, quel balzo tale da ridurre come voluto lo scarto tra l'orologeria russa e quella svizzera.
Nel seguito, sotto, alcune foto di due Poljot Basilika, per gentile concessione di Matteo (a sinistra) e vintage_actuality (a destra).
Altro bell'esemplare della serie Basilika è il seguente BASILIKA LUNAR 2, che monta il Poljot 31679, versione del classico Poljot 3133 con in aggiunta le fasi lunari (per un totale di 25 rubini).
Per le foto, ringrazio fobya71.
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