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Recensione del 1988 Sturmanskie

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Recensione d'epoca di cronografo Poljot in cassa sturmanskie
Nel 1988/1989, a seguito delle aperture politiche ed economiche attuate nell'Unione Sovietica ( CCCP ) in seguito alla Perestrojka, nacque in Italia ed in generale nel mondo, un forte interesse per tutto ciò che era sovietico e proveniente dal "vecchio grande nemico", che ora appariva essere un po' meno "nemico" rispetto agli anni della "Guerra Fredda".
Ne abbiamo parlato a proposito della "moda del sovietico".
Tale interesse si focalizzò molto anche sugli orologi meccanici sovietici, cavalcando ed aumentando l'interesse per l'orologeria meccanica che in quegli anni si stava risvegliando dopo un lungo periodo di crisi.
Gli orologi meccanici prodotti in Europa, appartenevano al segmento più alto del mercato, essendo sempre molto costosi; gli orologi meccanici russi, al contrario, erano proposti a prezzi più bassi rispetto alla contemporanea produzione svizzera e francese.
Per capire come questo fosse possibile, dobbiamo tener conto di quanto scritto qui.
Tenendo conto di questo, possiamo immergerci in questa testimonianza d'epoca, tratta dalla rivista "Orologi e non Solo" del giugno del 1989 e resa disponibile qui da Nene.
Si tratta della recensione di un cronografo Poljot in cassa Sturmanskie: si tratta di uno degli esemplari importati in Italia da Mirabilia, a parte il packaging ed alcune piccole differenza, identico a quelli prodotti per gli altri mercati.
Indice di sotto-sezione:
  1. Cronografi Poljot in cassa Sturmanskie
  2. Recensione cronografo cassa Sturmanskie da rivista del 1988
  3. Foto Poljot in cassa Sturmanskie
  4. Cronografi Sturmanskie nello spazio
  5. Packaging delle importazioni Mirabilia
  6. Cronografo Poljot Sport
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